È da un grande arco che congiunge due palazzi, che si accede a questo angolo di Roma sconosciuto. È il Quartiere Coppedè che, più che un quartiere, è un grande esperimento artistico che fonde Liberty, Art Decò, Gotico e stile medievale.
Il quartiere Coppedè è un complesso di 26 palazzine e 17 villini e si trova tra la Salaria e la Nomentana ed è stato realizzato tra il 1913 e il 1926 da Gino Coppedè. È uno degli angoli insoliti da visitare assolutamente in città e in questo articolo vi spieghiamo perché.
Un imponente arco vi farà capire di essere arrivati nel quartiere che prende il nome dall'architetto che l'ha progettato. L'arco, che sotto la volta interna ha un grande lampadario in ferro battuto, congiunge i Palazzi degli Ambasciatori.
Una volta varcata la soglia vi troverete in un luogo surreale, silenzioso e magico fatto di palazzi decorati dalle forme e le dimensioni più strane.
Il Quartiere Coppedè risale agli inizi del '900 ed è un complesso abitativo che rompe gli schemi dell'architettura razionalista di quegli anni ma si impone come esperimento liberty. Il quartiere nacque quando nel 1915 la Società Anonima Edilizia Moderna commissiona una nuova zona abitativa a Roma, adiacente a piazza Quadrata e vicina ai quartieri Salario e Trieste.
Il progetto viene affidato all'architetto Gino Coppedè. Il piano dell'opera comprendeva inizialmente la costruzione di 18 palazzi e 27 edifici tra palazzine e villini. Il 23 agosto 1917 la commissione edilizia fece una richiesta a Coppedè di dare al quartiere un'impronta romana. Così Coppedè utilizzò il tema della Roma antica come le cornici e le modanature alla Roma imperiale ed un arcone richiamante gli archi di trionfo del Foro Romano.
Passeggiando per Coppedè vi accorgerete che ogni palazzo è ricco di particolari, decorazioni che raccontano una storia. Come le decorazioni dei Villini delle Fate, dove potrete trovare numerosi dipinti di donne alle pareti e dove viene esaltata la bellezza di Firenze, con la scritta Fiorenza sei bella. Potrete inoltre notare le figure di Dante e Petrarca.
I palazzi si trovano intorno a Piazza Mincio dove troneggia l'imponente fontana delle Rane, dove i Beatles fecero il bagno vestiti dopo un loro concerto al Piper nel 1965.
Un enorme aracnide su un portone vi indicherà quello che prende il nome di Palazzo del Ragno. Sul balconcino al terzo livello spunta un dipinto di un cavaliere tra due grifoni. Il consiglio è quello di vagare alla scoperta delle meraviglie che potrete trovare passeggiando per via Obrona, via Brenta e via Olona.
Indirizzo: Piazza Mincio Roma